Il 28 Maggio 1974, Brescia Piazza della Loggia
Il 28 maggio 1974 Piazza della Loggia, la strage simbolo delle «trame
nere»
Di tutte le stragi che hanno insanguinato l’Italia negli anni della cosiddetta «strategia della tensione», alimentata dalle bombe nere ma non solo, quella di Brescia fu la più «politica». Nel senso che si poteva cogliere fin da subito il suo significato: un eccidio consumato non dentro una banca o sul vagone di un treno, dove il bersaglio sono persone colpite a caso, in maniera indiscriminata, solo perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, per incutere un generico terrore; bensì in una piazza durante una manifestazione politica, dichiaratamente antifascista, convocata da sindacati e partiti dell’arco costituzionale, dove i presenti erano lì per gridare lo sdegno e la protesta contro gli attentati dell’estrema destra che avevano fatto tremare la città. Cittadini militanti, si potrebbe dire, e per questo fatti saltare in aria. Dunque una sfida dichiarata all’Italia che diceva no al clima di violenza imposto in quel momento soprattutto dalla tracotanza neofascista e dalle trame nere. Non per questo più grave rispetto alle altre stragi, da piazza Fontana alla questura di Milano, fino al treno Italicus successivo di appena due mesi a piazza della Loggia. Ma certamente più esplicita nel suo messaggio.
Dall’articolo di Giovanni Bianconi sul “Corriere della Sera”,
28 maggio 2020.
Film e documentari
I giorni di Brescia
Il
documentario - realizzato subito dopo la strage avvenuta in piazza della Loggia
la mattina del 28 maggio 1974 - è in primo luogo una ricostruzione degli
episodi precedenti l'attentato. Poi il film diventa cronaca, attraverso
materiali fotografici e riprese sui luoghi; il comizio sindacale unitario,
l'esplosione della bomba, i morti e i feriti, il lutto e la collera. Quindi, la
reazione popolare e la mobilitazione antifascista a Brescia per il funerale,
con la presenza di tutti i cittadini, delle delegazioni che arrivano da ogni
parte d'Italia, di dirigenti sindacali e politici: il Presidente della Repubblica,
Giovanni Leone, Enrico Berlinguer, Luigi Longo, Luciano Lama, Bruno Trentin,
Luigi Macario, Mariano Rumor, Nilde Iotti.
Link a I giorni di Brescia
Nero piombo
Nero Piombo è il primo documentario dedicato al racconto
complessivo delle vicende processuali sulla strage del 28 maggio 1974, durate
più di quarant’anni.
Piazza della Loggia: il luogo della memoria
Il 28 maggio 1974 in piazza della Loggia a Brescia, nel corso
di una manifestazione sindacale, l'esplosione di una bomba causa la morte di
otto persone e il ferimento di altre 102. Lucarelli racconta uno dei più gravi
attentati di marca fascista degli anni '70, ripercorrendo l'intricato filo
delle indagini, dei depistaggi e dei processi.
Link a Piazza della Loggia: il luogo della memoria
La strage di piazza della Loggia raccontata da Mimmo Franzinelli (30 min)
Intervista a
Benedetta Tobagi
Libri e romanzi
Marco Archetti, Una specie di vento
Marco Archetti, scrittore bresciano, con l’aiuto di
documenti storici e testimonianze di prima mano, compone un romanzo toccante e
prezioso che ridà vita alle otto vittime della strage. Le fa affiorare dal buio
ed entrare in scena come in un film. I caduti della strage in questo libro non
sono eroi, ma persone “normali” che avevano una vita al di fuori da questa
terribile vicenda. Non sono né santi né eroi. Ed è questa la forza del libro.
Benedetta Tobagi,
Una stella incoronata di buio: storia di
una strage impunita
È la storia di Manlio e Livia, rispettivamente un operaio e
un insegnante, due innamorati che leggono, studiano, discutono di politica,
viaggiano e lottano. La mattina del 28 maggio 1974 sono lì in Piazza della
Loggia a manifestare insieme ad altri insegnanti e operai. Quando però la bomba
scoppia, Manlio sopravvive, mentre Livia invece muore. Insieme a lei perdono la
vita due loro amici e altre cinque persone. Manlio incomincia dunque una fase
di vita tra tribunali, aspettando una giustizia che non è mai arrivata,
inseguendo la verità che non è mai completa. Benetta Tobagi, la figlia di
Walter Tobagi, decide di sedersi accanto a Manlio, per provare a raccontare la
sua storia e quella di chi ha vissuto quell’intensa stagione di lotte politiche
e di risate, tra bombe e sotterranei tentativi di golpe.
Gianni Oliva, Anni di piombo e di tritolo
In un racconto articolato e drammatico, Gianni Oliva
ripercorre i fatti di quegli anni. E ricostruisce l’Italia dei due decenni
precedenti, un paese a due velocità, stretto tra le aperture della Costituzione
e le rigidità del Codice Rocco. Da un lato conservatrice e retrograda (nel 1954
condanna al carcere la «Dama Bianca» di Fausto Coppi per adulterio), dall’altro
paese del miracolo economico, che si sposta con la Vespa o la Seicento, compra
il frigorifero e il televisore e rimescola le sue culture con milioni di
lavoratori trasferiti dal Meridione al Nord.
Francesco Barilli,
Matteo Fenoglio, Piazza della Loggia
È la ricostruzione della manifestazione antifascista che è
stata interrotta tragicamente dallo scoppio della bomba, di cui rimasero
vittime 8 vittime e più di 100 ferite. Il 20 giugno 2017, dopo una lunga
vicenda processuale, la Cassazione condanna all’ergastolo Carlo Maria Maggi,
capo di Ordine Nuovo in Veneto, e Maurizio Tramonte, la cosiddetta fonte
“Tritone” dei servizi segreti. Fu ristabilita la verità storica e giuridica
sulla strage, e più in generale sulla strategia della tensione che ha insanguinato
l’Italia dal 1969 al 1974. Questo volume comprende e aggiunge informazioni
funzionali all’intera vicenda, dando una
ricostruzione completa dell’intera vicenda, dal contesto storico agli
sviluppi processuali, in cui sono emerse le ambigue connessioni fra la destra eversiva e gli apparati di sicurezza dello
Stato.
S. Boffelli, C.
Massentini, M. Ugolini, Noi sfileremo
in silenzio. I lavoratori a difesa della democrazia dopo la strage di
piazza della Loggia, Ediesse 2007
Pino Casamassima,
Piazza Loggia, Sperling & Kupfer
2014
Arnaldo Trebeschi
Ostacoli-verità, Serra Tarantola Editore
2018
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