Giorno della memoria, 27 gennaio 2021

 

Giorno della memoria, 27 gennaio 2021

 La memoria ha valore soltanto se consente di rielaborare concettualmente i processi che nel passato hanno portato ad un risultato di morte, di miseria, se consolida una conoscenza indelebile di ciò che hanno veramente rappresentato, in Europa, il fascismo ed il nazismo nel secolo degli stermini, con il loro disegno di un “ordine nuovo” basato sul razzismo come ideologia e sulla violenza criminale come sistema di governo.

La memoria, come valore di prevenzione, è un dovere morale!


FILMATI E DOCUMENTARI

https://www.raiplay.it/video/2018/10/Ulisse-Il-piacere-della-scoperta-Viaggio-senza-ritorno-7f6e873c-761b-47d2-976e-a439f73e3c22.html

Puntata dedicata al racconto di uno degli avvenimenti più vergognosi nella storia del nostro paese: il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma avvenuto il 16 ottobre 1943. Tutto era cominciato con le leggi razziali, che da un giorno all’altro avevano privato di tanti diritti e libertà migliaia di cittadini italiani solamente perché ebrei. Ed era finito con i campi di sterminio dai quali pochissimi si erano salvati dopo aver conosciuto ogni sorta di orrore. Alberto Angelo racconterà le vicende nei luoghi stessi scenario dei tragici eventi. Il punto di forza sarà soprattutto la testimonianza diretta di coloro che sono scampati alla morte nei lager, tra le testimonianza anche quella della senatrice Liliana Segre.


https://www.raiplay.it/video/2020/01/Passato-e-Presente---La-liberazione-di-Auschwitz-5072e576-30c8-46b3-93e3-7cfe9f12fb28.html

Il campo di concentramento di Auschwitz, entrato in funzione nell’estate del 1940, si compone di tre campi principali e 46 sottocampi. Inizialmente è destinato a raccogliere i prigionieri di guerra e i tanti civili, soprattutto ebrei’ che vengono rastrellati dall’esercito nazista nel suo percorso di conquista dell’Europa. I deportati sono destinati al lavoro forzato e nel corso della guerra milioni di prigionieri-schiavi, ad Auschwitz e negli altri lager nazisti, contribuiscono a mandare avanti l’industria civile e quella bellica della Germania.

Quando viene decisa la “soluzione finale della questione ebraica”, ossia lo sterminio di tutti gli ebrei d’Europa, il lager n.2, Auschwitz-Birkenau, diventa il principale campo di sterminio del Reich. Oltre un milione e mezzo di persone vengono uccise nelle camere a gas, un milione delle quali ebree. Ma nel campo si muore anche per le terribli condizioni di vita, per la fame, le malattie, il lavoro forzato, le esecuzioni sommarie. Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa arrivano ad Auschwitz e liberano il campo, abbandonato qualche giorno prima delle truppe tedesche in fuga.

Lo spettacolo che si presenta loro è spaventoso. Settemila prigionieri, tre i quali settecento bambini, vagano come fantasmi in cerca di cibo per sopravvivere. Molti di loro, con il fisico stremato, muoiono dopo la liberazione. I russi effettuano anche riprese filmate e le drammatiche immagini saranno usate al processo di Norimberga come prove dei crimini nazisti.


https://www.raiplay.it/video/2017/01/Giornata-della-Memoria-collegamenti-da-Berlino-e-Gerusalemme--e46c976a-2b6f-4b46-a7f6-4d40d1650a84.html

in collegamento da Berlino binario 17 17 Barbara Grunden inviata TG1 e da Gerusalemme Piero Marrazzo, corrispondente RAI, Maurizio Molinari direttore de La Stampa, Sergio Della Pergola saggista.


https://www.raiplay.it/video/2018/01/Inferno-sulla-Terra-31f84ebb-247d-4c52-8cfb-82d793df8959.html

“Chi mai saprà quello che è capitato qui?” La domanda è stata incisa con un chiodo su una pietra anonima ad Auschwitz. Nel programma “Inferno sulla terra” Ubaldo Pantani è ad Auschwitz, Birkenau, Dachau, i tragici scenari in cui si è consumata la Shoah. Ma anche i luoghi dell’orrore: al forno crematorio della Risiera di San Sabba a Trieste; a Fossoli, in Emilia, nel campo di concentramento dove transitò Prima Levi; al Binario 21 della stazione Centrale di Milano. Fra le voci dei sopravvissuti italiani all’orrore della persecuzione razziale raccolte da Massimiliano Boscariol e Fabio Di Nicola c’è anche la tragica testimonianza di Enrico Vanzini, componente di un sonderkommando, costretto dalle SS a rimuovere i corpi di altri ebrei dalle camere a gas per portarli alla cremazione.


https://www.raiplay.it/video/2017/01/La-giornata-della-memoria-72-anni-dopo-la-Shoah-14d75d12-a33f-42e3-a4b7-1533dc773630.html

Il 27 gennaio si celebra il giorno della memoria, nato perché l’orrore dell’Olocausto non venga mai dimenticato. Dal 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, sono passati oltre 70 anni. I sopravvissuti, i testimoni diretti sono sempre meno. Ricordare è un dovere morale!


https://www.raiplay.it/video/2020/01/La-Grande-Storia-Anniversari---Liliana-Segre-ricorda-3ff0650d-72d1-4b9e-aad7-024e0fd5b271.html

Come può accedere che una bambina felice si trovi improvvisamente cacciata dalla scuola e allontanata dalle proprie compagne? Come può accadere che una normale famiglia sia espulsa dalla società senza avere alcuna colpa se non quella di essere ebraica, e che sia poi costretta alla clandestinità e alla fuga nel disperato e inutile tentativo di salvarsi? Questo è quanto è accaduto a Liliana Segre, che nei giorni dell’Olocausto era una ragazzina di tredici anni, e che sopravvisse alla deportazione nei campi di sterminio, dove i suoi famigliari trovarono invece la morte. Liliana Segre si salvò per un fortissimo, ostinato attaccamento alla vita, in un contesto in cui la vita aveva assunto i colori del più orribile degli incubi. Per 45 anni, nel silenzio, Liliana Segre ha costruito un esistenza a doppio binario: da una parte una vita normale, entro certi limiti anche felice; dall’altra parte una vita interiore tormentata da ricordi terribili, visioni apocalittiche e vuoti incolmabili. Fino a che, spinta da una necessità psicologica e insieme da un profondo richiamo morale è diventata un’instancabile testimone della Shoah. Oggi, Liliana Segre continua a battersi perché la memoria di ciò che accadde non venga dispersa. Per questo il suo impegno è oggetto di attacchi, minacce e messaggi d’odio.


https://www.raiplay.it/video/2018/01/La-tv-della-memoria---27012018-a35c1c71-5e53-486b-8e81-d44422c27504.html

Per uscire dalla ritualità delle celebrazioni della Giornata della Memoria, ci si chiede se c’è un’emergenza memoria


https://www.raiplay.it/video/2018/12/Gennaio-2018-Per-non-dimenticare-c984b6d8-81f9-4db1-865e-29dd5b10dd5d.html

Ricordare. E’ questo il tema centrale della giornata della memoria, celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Ricordare è infatti l’unico modo per dare un volto ed un mone a tutte quelle persone morte nel silenzio e nell’indifferenza. Ricordare è commemorare chi è stato strappato alla vita per mano dell’odio e di insensate discriminazioni di razza. Ricordare “perché se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché è successo e può succedere ancora” Primo Levi.


https://www.raiplay.it/video/2019/01/Le-Ragazze-1fab2281-200c-4f9c-bd75-f7d419451e73.html

testimonianza di Elena Ottolenghi (primi 15 min.circa)


https://www.raiplay.it/video/2019/01/Figli-del-destino-9fbe0e1f-dfb1-4a7d-b0c4-fa055455ad35.html

Le vite di Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava vengono stravolte quando Vittorio Emanuele III firma le leggi razziali il 5 settembre 1938. Quella data segna, per i quattro ragazzi, l’inizio di una vita fatta di discriminazione, umiliazione, paura e sofferenze che culmina con la deportazione.



ARTICOLI E BREVI SAGGI


https://rm.coe.int/l-olocausto-schede-sulla-storia-dei-rom/16808b1ab3

La persecuzione degli “Zingari”, durata secoli, culminò nel genocidio durante il regime nazista. Definiti come “problema”, “asociali”, “inferiori per razza”, i Rom presenti nel Reich tedesco e nei territori occupati dai tedeschi, furono arrestati e uccisi.


http://resistenza.univr.it/omosessuali.htm

La persecuzione degli omosessuali
durante il nazifascismo


https://www.arcigay.it/memoria/Divulgazione/OmocaustoITA/Omocausto2006-2009.pdf

lo sterminio dimenticato degli omosessuali.htm


https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/DSLCC/documenti/DEP/numeri/n3/23-Memorie_e_ricordi_di_donne_e_bambini_deportati.pdf

Memorie e ricordi di donne e bambini deportati nei lager nazisti


http://www.deportati.it/wp-content/static/TR-3sett-2O20.pdf

a pag.18 del PDF

A volte sogniamo di essere libere... Il lavoro forzato alla Siemens nel lager femminile di Ravensbrück.


http://www.deportati.it/wp-content/static/TR-3sett-2O20.pdf

a pag. 22 del PDF

Nascere in un lager.Il neonato, nell’economia del campo è un imprevisto.


http://www.deportati.it/wp-content/static/tr-1-2020.pdf

a pag.31 del PDF

Una storia vera racconta il coraggio di pochi.Vittore Bocchetta “Triangolo rosso”


http://www.deportati.it/wp-content/static/tr-1-2020.pdf

a pag. 50 del PDF

“Quelle dei disabili – diceva Hitler nel suo Mein Kampf – erano vite indegne di essere vissute”


http://www.deportati.it/wp-content/static/11.pdf

a pag. 11 del PDF

Riflessioni di una ragazza sul suo impegno in Aned








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