SULLA NECESSITA’ DI UN MEMORIALE DELLE STRAGI: BRESCIA
Il secondo
monumento è stato dedicato “ai caduti della lotta partigiana e di piazza della
Loggia” ed è situato sul viale di accesso al Cimitero Vantiniano. Ha avuto
origine da un concorso bandito nel 1979 dal Comune di Brescia e conclusosi
nella primavera del 1980 con l’esposizione pubblica dei progetti, firmati da
scultori come Andrea Cascella, Pietro Consagra, Lorenzo Guerrini e Giò
Pomodoro, e architetti come Luciano Baldessari, Ignazio Gardella, Vittorio
Gregotti, Ettore Sottsass jr., Gino Valle e Carlo Scarpa. Una commissione di
nomi illustri assegnò il primo premio a Ignazio
Gardella: un «recinto architettonico a pianta di triangolo rettangolo che
isola, nell’area alberata all’interno del cimitero Vantiniano, uno spazio
sacrale e commemorativo», secondo le parole dell’autore. Inaugurato nel
decennale della strage, è stato poi completato da Gardella tra 1988 e ’89 con
due cippi di segnalazione ai vialetti d’accesso.
Del progetto
di un “Memoriale delle Vittime del Terrorismo e della Violenza Politica” che le
ricordasse attraverso la posa di 430 formelle lungo un percorso che va da
piazza della Loggia al Castello, voluto dalla Casa della Memoria di Brescia in
associazione con gli enti locali e l’Associazione Familiari caduti Strage
Piazza della Loggia, approvato nel 2012 dal Comune, è stato a tutt’oggi
realizzato oltre un terzo, dipendendo per il completamento da una raccolta di
contributi volontari.
Sempre in
Brescia, in piazzale Arnaldo, sul muro esterno del casello daziario sotto i cui
portici scoppiò la bomba del 16 dicembre 1976, in un punto di grande
scorrimento automobilistico, è collocata la lapide posta dal Comune di Brescia
per ricordare la vittima e i feriti.
Tratto da:
STRATEGIA
DELLA TENSIONE
SULLA
NECESSITA’ DI UN MEMORIALE DELLE STRAGI
di Carlo Tombola
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